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Gli NFT sono finiti e non valgono più nulla

Gli NFT (Non-Fungible Tokens) sono stati un fenomeno molto popolare negli ultimi anni, con aste record e acquisti milionari. Tuttavia, la bolla speculativa è definitivamente scoppiata e alcuni degli acquisti che si sono visti nel corso degli ultimi due anni si sono rivelati per quello che erano: delle assurdità.

La fine di un ciclo finanziario irrazionale

La fine di un ciclo finanziario irrazionale non indica di per sé anche la fine di una tecnologia. Gli NFT sono un certificato che attesta la proprietà di un bene digitale, e questo concetto ha un valore reale. Molti degli utilizzi più promettenti riguardano ambiti disparati, dal settore finanziario all’identità digitale, dalla logistica al marketing.

La critica al mercato degli NFT

Tuttavia, il mercato degli NFT è stato criticato per la sua speculazione e la mancanza di regolamentazione. La blockchain su cui è ospitato l’NFT è importante, poiché gli investitori dovranno prestare massima attenzione alla blockchain su cui sono ospitati gli smart-contract, per evitare di acquistare certificati fondati su blockchain improvvisate, scarsamente decentralizzate e conseguentemente inaffidabili.

La sfida del diritto d’autore

Un ulteriore punto critico del mercato degli NFT è il diritto d’autore. Innanzitutto in un mercato globale e non regolamentato come quello degli NFT è facile immaginare che i casi di violazione di copyright siano all’ordine del giorno, nonché che sia difficile ottenere tutela specie a livello transnazionale.

In sintesi, gli NFT non sono finiti, ma il mercato è cambiato e il loro valore è diminuito. Tuttavia, il concetto di NFT ha un valore reale e potrebbe evolvere in futuro in settori diversi.

Intanto, la nuova sfida rimane quella dell’intelligenza artificiale, sfida che prima o poi tutti dovremo cogliere.

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